(di Gianluca Sgalippa) – Novembre 2022

Design e architettura continuano ad attingere alla “zona grigia” del nostro immaginario. Una tendenza non così casuale: bianchi e neri cromatici, compresi i toni intermedi, sono il frutto di un approccio sempre più “ragionato”.
Il recente ampliamento di NCS – Natural Colour System è avvenuto a seguito di una congiuntura ben precisa, che travalica le logiche aziendali. Le nuove nuance – in numero di 100, aggiunte alle 1950 esistenti – appartengono al range dei grigi cromatici (dai toni più scuri ai più leggeri), ovvero ai neutri lievemente “sporcati” di qualche tinta, calda o fredda che sia.


Il mercato del design e della componentistica edilizia, nonché i consumi, sembra non vogliano allontanarsi dal mondo delle tonalità deboli, caratterizzate da una cromaticità particolarmente bassa. Anzi, l’interesse per questo tipo di nuance si esprime anche attraverso una curiosità sempre crescente verso i grigi particolarmente scuri, che sconfinano addirittura nel nero, sdoganando un antico tabù e opponendosi al trend oramai obsoleto del total white.


A questo punto il nostro gusto e la nostra capacità di selezione possono avvalersi di una vastissima gamma di bianchi cromatici, grigi cromatici e neri cromatici, che rispondono di volta in volta a specifiche esigenze percettive e ambientali. Anzi, queste tonalità stimolano anche la nostra attenzione nei confronti della luce, sia naturale che artificiale. Data la loro bassissima dominanza cromatica, la luce gioca un ruolo determinante nell’esaltare o nell’alterare quella minima percentuale di colore presente nel rivestimento di spazi o di prodotti.


Le gradazioni del bianco partecipano alla creazione di ambienti in cui esso deve assecondare la personalità solenne e scultorea del manufatto (che comunque non coincide affatto con l’idea di minimalismo) oppure creare degli interessanti effetti platici o chiaroscurali. Al contrario, le tonalità più cupe del grigio e lo stesso nero sono protagonisti di una nuova esteticità. Tra suggestioni rock e punk, glamour metropolitano e spiritualità postatomica, il grigio scuro cromatico è protagonista delle case contemporanee, perfino nella reinterpretazione di quelle antiche. E tutto ciò grazie a un semplice principio ottico: i colori bui non possono che schiarirsi sotto l’effetto della luce, assumendo sempre una valenza vellutata, morbida e per nulla soffocante.


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