(di Tiziana Vernola) – luglio 2012
“la felicità è una attività dell’anima che procede secondo perfetta virtù»
(Aristotele)
La parola felicità deriva dalla radice indoeuropea fe, da cui il termine latino ferax. Con questa parola i latini definivano una terra ubertosa che da molti frutti.
Per la stessa ragione chiamavano felix, l’annata buona.
Da fe deriva foimina “terra che allatta e genera”.
La vera felicità non è il ripiegamento narcisistico di chi ricerca il proprio bene; essa è sempre orientata al bene.
Saper vivere con la parte più elevata di noi, realizzando qualcosa che ci è proprio ed è coerente con i nostri valori, ci aiuta a trovare la fermezza e la tranquillità di uno stato di animo saldo.
La fermezza e l’equilibrio vengono rappresentati dai 7 chakra, centri energetici dislocati su tutto il corpo che corrispondono alle aree più importanti della nostra esistenza: sopravvivenza, sesso, potere, amore comunicazione, immaginazione e spiritualità.
A questi sono state attribuite molte corrispondenze, con le divinità, rumori e anche colori.
L’energia dei colori agisce sui chakra a livello di vestiti indossati, di cibo ingerito e di presenza nell’ambiente in cui viviamo. Imparare a conoscerli e ad usarli ci aiuta a ritrovare l’armonia psico-fisica.
La cromoterapia ha effetto sul cervello mediante l’ipotalamo, che regola e controlla le ghiandole endocrine, e dunque anche i centri energetici dell’uomo, associati al sistema nervoso autonomo e alla regolazione degli ormoni.
Il simbolismo dei colori si definisce in base alla naturale frequenza che ogni cosa nell’Universo possiede e in relazione alla luce che la penetra e ai sensi che la percepiscono. Tutta la materia (dunque anche il nostro corpo) ha una specifica lunghezza d’onda: le impressioni che riceviamo attraverso i sensi quando interagiamo con l’ambiente influiscono dunque sul nostro equilibrio dinamico.
Le corrispondenze tra colori e chakra sono:
rosso per il primo chakra (Muladhara), arancione per il secondo chakra (Svadhisthana), giallo per il terzo chakra (Manipura), verde per il quarto chakra (Anahata), azzurro per il quinto chakra (Vishudda), blu-indaco per il sesto chakra (Ajna), bianco per il settimo chakra (Sahasrara).
Il rosso rappresenta la forza, la terra ,il senso di appartenenza, la salute e la vitalità. Associato all’elemento fuoco, al sesso, al sangue e alla passione, stimola la circolazione del sangue, influisce sulla vitalità del corpo.
L’arancione ha un’azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali e un grosso effetto di armonizzazione e di distribuzione dell’energia.
Il giallo è associato alla parte sinistra del cervello e in genere al lato intellettuale, alla felicità, al buon umore, alla saggezza e alla decisione. Favorisce l’attenzione e la concentrazione nello studio, stimola il sistema digestivo e purifica l’intestino, favorisce l’assimilazione e la consapevolezza.
Il verde è il colore dell’armonia e della natura: simboleggia la speranza, l’equilibrio. Come l’arancione, facilita la pulizia dei chakra ma in modo più dolce. Agisce sul sistema linfatico, è rinfrescante e rilassante, favorisce la riflessione, la calma e la concentrazione. Promuove il benessere generale dell’organismo.
Il blu è un colore calmante e rinfrescante. Favorisce la percezione e il sonno, ossigena i tessuti e riduce il dolore.
L’indaco e il viola sono i colori per eccellenza dei chakra superiori e con la loro vibrazione più alta sono ottimi per la meditazione. Agiscono sull’emisfero destro del cervello, favoriscono l’intuizione e riequilibrano tutto il sistema energetico.
Il bianco il colore della purezza e conoscenza
Chakra e meditazione
Si può meditare a partire da esercizi di visualizzazione con i colori: usate il respiro e a ogni ispirazione riempitevi di un colore dello spettro e immaginatelo sempre più intenso (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e bianco).
Mantenete il colore almeno per 2-4 minuti. Se il colore si avverte come piacevole, potete mantenerlo per un periodo di tempo maggiore.
Autore: Tiziana Vernola
Mi chiamo Tiziana Vernola e lavoro come Psicologa-Psicoterapeuta a indirizzo neo-ericksoniano. Sono laureata in Psicologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e, iscritta all’Albo degli Psicoterapeuti della Regione Lombardia (numero 9903), socia SIMP (Società italiana medicina Psicosomatica) dopo aver conseguito la formazione quadriennale in Psicoterapia Ipnotica (AMISI) mi sono dedicata alla cura di: disturbi d’ansia, depressione e disturbi psicosomatici Oggi mi interesso inoltre a problematiche legate alla coppia, all’educazione sessuale, all’omosessualità, e a percorsi di crescita personale e sostegno psichico ai Malati di HIV, che, in questo modo, migliorano la loro qualità di vita e godono maggiormente dei benefici delle cure.
Contatti:
t.vernola@libero.it
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[…] “Ipnosi neo- ericksoniana: la psicoterapia e il training ipnotico”, Giampiero Mosconi, Franco Angeli, 2008. “Questa è l’ipnosi. Storia, tecniche e successi di una terapia tutta da scoprire”, Giampiero Mosconi, Firenze Atheneum, 2002. Clicca qui per leggere l’articolo precedente […]
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